La linea che racchiude il volto
Una visione di dignità e grandezza
La modalità di rappresentazione del volto umano di profilo ha origini remote. La storia dell’arte è costellata di esempi, ma il periodo storico che più mi affascina è il Rinascimento italiano, quando i pittori ritraevano personaggi illustri in mezzobusto di profilo, nei loro abiti più sfarzosi, le fisionomie ben riconoscibili proprio per dichiarare il proprio prestigio, ruolo sociale e ricchezza.
Ho imparato le tecniche pittoriche antiche, le stesse usate nelle botteghe artistiche della Firenze del 1300, dove l’artista si preparava con gesso e colla le tavole di legno su cui dipingere con colori creati da pigmenti e uovo. Ho imparato la tecnica della doratura con foglia d’oro, per riprodurre i volti sacri che i grandi artisti rappresentavano su fondi dorati .
E ne ho subito il fascino.
La modalità di rappresentazione del volto umano di profilo ha origini remote. La storia dell’arte è costellata di esempi, ma il periodo storico che più mi affascina è il Rinascimento italiano, quando i pittori ritraevano personaggi illustri in mezzobusto di profilo, nei loro abiti più sfarzosi, le fisionomie ben riconoscibili proprio per dichiarare il proprio prestigio, ruolo sociale e ricchezza.
Ho imparato le tecniche pittoriche antiche, le stesse usate nelle botteghe artistiche della Firenze del 1300, dove l’artista si preparava con gesso e colla le tavole di legno su cui dipingere con colori creati da pigmenti e uovo. Ho imparato la tecnica della doratura con foglia d’oro, per riprodurre i volti sacri che i grandi artisti rappresentavano su fondi dorati .
E ne ho subito il fascino.
La linea che racchiude il volto
Una visione di dignità e grandezza
Un ritratto di profilo vuole fermare il tempo, sospendere il quotidiano. Il profilo, quella linea che racchiude il volto, è l’immagine di noi che lo specchio non ci ridà, spesso ci stupisce perchè non ci vediamo mai così, non ne abbiamo l’abitudine.
Mi sono accorta dell’intensità e della grandezza che quei volti comunicano ancora dopo secoli, ho visto l’Essere Umano con le stesse passioni e gli stessi tormenti di oggi, ho visto le origini comuni a tutti. Certo la società adesso è completamente diversa, il mondo è cambiato come i princìpi che lo reggono. Anche la percezione del tempo è cambiata e a riflettere su gli effetti del nostro tempo accelerato, a mio avviso si è perso qualcosa che ha a che fare col senso del vivere, con la conoscenza profonda di sé, il rispetto della propria particolarità, il coraggio di dire chi sei.